Ritorno al futuro

Ritorno al futuro

Ritorno al futuro

Tutti e tutte conosciamo il film “Ritorno al futuro” e riconosciamo nella trilogia una delle saghe più significative degli anni ’80. I tre film, infatti, ci hanno regalato una visione magistrale delle possibilità del futuro, ma anche delle più cupe e pessimistiche previsioni.

 

A questo proposito, il secondo film della serie è stato quello che mi è piaciuto meno. È l’episodio in cui  l’eterno nemico di McFly – Biff Tannen – riesce a diventare ricco e potente per aver consultato un almanacco con tutti i risultati sportivi del passato. Quel che emerge in modo inquietante è che il temibile Biff Tannen riesce a sfruttare il proprio potere per trasformare la società in un luogo oscuro, assoggettato alle cupidigie dei potenti.

Oggi la tecnologia ha superato le futuristiche visioni degli anni ’80, ma la parodia di un destino governato da poche persone avide di potere al comando è piuttosto attuale.

Al posto dei casinò ci sono altri centri di potere economico. Le borse, per esempio,  che hanno di fatto azzerato le possibilità di innovazioni vere, guidate principalmente da logiche orientate al profitto fine a se stesso.

Sarebbe bello inventare, come nel film, una macchina del tempo che possa trasportarci nel passato per intercettare e rendere innocui alcuni personaggi di spicco, quelli che sappiamo per certo influenzerebbero negativamente lo sviluppo della nostra società. Oppure, sarebbe altrettanto bello salvare altre personalità che, viceversa, avevano compreso il vero significato di fare impresa e avevano intuito la necessità di una visione più ampia di benessere della società e dell’individuo.

E allora pronti, via, sulla DeLorean (quella nuova elettrica)!

Personalmente, imposterei la data giusto qualche giorno prima del 27 febbraio 1960, sul treno in partenza da Milano con destinazione Losanna. Convincerei Adriano Olivetti a evitare il treno, magari preferendo l’auto. Sono certo che il futuro sarebbe riscritto sulla falsariga del terzo film della saga (il mio preferito), quello in cui il protagonista si rivela un novello Clint Eastwood. Olivetti non conquisterebbe il West ma costruirebbe la Silicon Valley a casa nostra!

Tu quale data sceglieresti?

@Ezio Aprile

#innovation4value #management #innovation4people